Colloquio Psicosessuologico

Colloquio Psicosessuologico

Colloquio Psicosessuologico

Quando è il momento di richiedere il Colloquio Psicosessuologico?

Quando capiamo che la nostra sessualità è fonte di sofferenza, quando perdiamo interesse per la sessualità o quando il nostro modo di intendere la sessualità ci fa entrare in conflitto con il parnter.

Possono esserci sintomi ben definiti a spingersi alla richiesta di aiuto: problemi di erezione o di eiaculazione precoce, mancanza o calo del desiderio sessuale, dolore genitale durante il rapporto, mancanza di eccitazione sessuale.

In questi casi il collquio con lo Psicosessuologo servirà a definire il problema, a capire se effettivamente c’è qualcosa che non va rispetto alla nostra idea di “normalità”. Molte volte, infatti, ci preoccupiamo di non essere normali, perchè immaginiamo che dovremmo comportarci in un certo modo o sentire necessariamente certe sensezioni. Prima di tutto è, quindi, importante scrollarci di dosso questa modalità auto-giudicante e capire effettivamente cosa ci fa stare a disagio.

Grazie all’anamnesi lo specialista potrà avrere un’idea più chiara riguardo la situazione presentata, dare un nome al problema e indicare una possibile via di intervento.

Si può richiedere un colloquio anche per problematiche sessuali meno definite, senza presentare sintomi specifici, come ad esempio difficoltà ad entrare in intimità con l’altro, preoccupazioni eccessive relative a fantasie sessuali, problemi nella rapporto con la propria nudità o con la nudità dell’altro.

Come si svolge il Colloquio Psicosessuologico?

E’ un colloquio della durata di 50 minuti, può essere un colloquio individule o un colloquio di coppia.

In questo primo incontro solitamente il paziente racconta la sua situazione attuale, fonte di disagio, e il terapeuta cercherà di chiarire quali possono essere i fattori di mantenimento del problema, in seguito si indagherà sulla storia del sintomo per rintracciarne le possibili cause. Quando in seduta c’è la coppia, il terapeuta stimolerà il racconto da parte di entrambi, per consocere i vissuti di entrambi e per capire le differenti visioni del problema.

Alla fine del primo colloquio si parlerà dell’eventualità di continuare gli incontri, pianificando un percorso terapeutico.