Disfunzioni Sessuali
I disturbi sessuali riguardano specificamente quelle problematiche legate al rapporto sessuale e all’intimità con l’altro. Chi soffre di disturbi sessuali non vive serenamente la propria sessualità, fino ad arrivare ad evitare situazioni sessuali e a sviluppare un’ansia anticipatoria al pensiero di avere rapporti intimi con un’altra persona.
Quali sono le disfunzioni sessuali?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo considerare le fasi del ciclo di risposta sessuale: desiderio – eccitazione – orgasmo – risoluzione/soddisfazione.
La più recente classificazione delle disfuanzioni sessuali (DSM-V), suddivide i disturbi in maschili e femminili.
Disfunzioni sessuali maschili:
- Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo
- Disfunzione erettile
- Eiaculazione precoce
- Eiaculazione ritardata
Disfunzioni sessuali femminili:
- Disturbo dell’interesse/eccitazione sessuale
- Disturbo da dolore/penetrazione genito-pelvico
- Disturbo dell’orgasmo
Un disturbo sessuale può definirsi:
- Lifelong: se è presente da quando l’individuo è sessualmente attivo
- Acquisito: se i disturbo insorge dopo un periodo di attività sessuale asintomatica
Inoltre va chiarito se è disturbo è:
- Generalizzato: non si limita a determinati tipi di situazioni o partner
- Situazionale: si verifica solo in certi tipi di situazioni o solo con un o alcuni partner
Trattamento dei disturbi sessuali
Le problematiche legate alla sessualità, di natura psichica/relazionale, possono essere affrontate e trattate attraverso un percorso psicoterapeutico di approccio psicosessuologico. Inoltre, anche quando l’origine del problema è organica, il disturbo sessuale ha importanti ripercussioni sulla relazione e sull’immagine che la persona ha di sé. Ciò può diventare causa di conflitti di coppia, ansia da prestazione e bassa autostima. Tali risvolti psicologici e relazionali possono essere affrontati all’interno di una psicoterapia.
Per saperne di più sulla terapia psicosessuologica leggi qui
Thank you for reading and appreciating it.
NS
Grazie per questa chiara illustrazione delle disfunzioni sessuali.
Ansia, stanchezza, bimbi piccoli (7 e 3 anni), assunzione di ansiolitici e di stabilizzatori dell’umore da 2 anni: e’ normale che per me il desiderio sessuale sia annullato (pur amando molto mio marito)?
Mi chiedo se debba iniziare un percorso di terapia psicosessuologica o se gli elementi dati siano giustificanti questo momento di “anche no”. Grazie
Cara Daniela
il limite lo decidi tu! Se questo “anche no” ti fa stare bene per il momento, rispetta i tuoi tempi. Tieni conto tuttavia che questo tuo rifiuto avrà un effetto alla lunga sulla tua relazione di coppia, quindi devi esserne consapevole. Se e quando la mancanza di desiderio sarà da te vissuta con disagio allora sarà il momento di lavorarci e provare a ritrovare il desiderio sessuale. In fin dei conti, pensaci, è una cosa che stai togliendo anche e soprattutto a te stessa.
Un caro saluto
NS
Il desiderio sessuale risente moltissimo della condizione psicofisica che lei descrive: l’ansia ci fa essere continuamente tesi e angosciati, la stanchezza ci fa dare priorità ad altro (come il riposo), l’accudimento dei bambini spesso assorbe tutte le nostre energie, così come l’utilizzo di farmaci psicoattivi altera i nostri equilibri ormonali. Il percorso psicosessuologico può essere un modo per appropriarsi del proprio diritto al piacere, della possibilità di rimettersi in gioco, di lasciarsi andare e di dare spazio alla propria coppia. Dipende da lei, dalle priorità che vuole dare, dal desiderio di ridare valore ad una parte importante della propria vita.