Psicologia Clinica

 Psicologia Clinica

IMG_07631.jpg

 “Tutto ciò che può essere trovato nella mente umana è stato messo lì dalle relazioni interpersonali”

H.S. Sullivan

La Psicologia ha numerosi ambiti di applicazione, quello di cui mi occupo principalmente è l’ambito clinico.

La Psicologia Clinica mi ha sempre affascinato, lo studio della personalità e le dinamiche relazionali.

L’ambito di applicazione della Psicologia Clinica riguarda il disagio emotivo e le varie tipologie di disturbi psicologici e psicosomatici. Il ruolo dello Psicologo Clinico è quello di accogliere una domanda di aiuto e sostegno da parte del paziente, insorta in seguito ad un vissuto problematico.

La Psicologia Clinica ha diversi modelli e metodi di intervento che si rivolgono a singoli individui, a gruppi o a organizzazioni.

L’intervento psicologico clinico non ha funzione “medica” finalizzata alla guarigione o alla correzione di una mancanza, piuttosto ha l’obiettivo di analizzare i meccanismi relazionali del problema e modificare le dinamiche che li hanno generati o che li mantengono.

L’intervento psicologico clinico è un intervento che si basa sulla comprensione del significato relazionale di un sintomo e sulla successiva modificazione della modalità relazionale disfunzionale. La psicologia Clinica a cui faccio riferimento si basa su modelli e teorie che concernono la relazione.

Tutti i sintomi che possono presentarsi o il malessere diffuso hanno a che vedere con le nostre relazioni, in esse trovano origine ed esse influenzano. Un sintomo ci permettere o non ci permette di entrare in relazione con l’altro in un determinato modo. La maggior parte delle volte sperimetiamo queste relazioni come problematiche e difficili (a causa del nostro malessere) e vorremmo cambiarle, ma basta poco per rendersi conto che spesso non siamo in grado di relazionarci all’Altro in modo differente: il nostro malessere è l’unica modalità relazionale che consociamo.

Nell’ottica della Psicologia Clinica si prende in considerazione questa modalità e la funzione che il sintomo assume.