QUANDO RIVOLGERSI AD UNO PSICOTERAPEUTA

La decisione di ricorrere all’aiuto di uno psicoterapeuta non è mai facile e, solitamente, arriva dopo svariati tentativi falliti di risolvere il proprio problema. A volte consideriamo la psicoterapia  come “l’ultima possibile soluzione”. Quando accade questo?

.quando e perchè rivolgersi ad uno psicoterapeuta

Come capire che è arrivato il momento?

Quello che più spesso mi riferiscono i miei pazienti è un senso di stanchezza”. Già, stanchezza! Non si tratta chiaramente di una stanchezza fisica, piuttosto mentale ed emotiva. “Non ce la faccio più!” questa è la fatidica frase che segna l’inizio di una psicoterapia. Dietro c’è  un senso di frustrazione ed impotenza nei confronti di un problema, di un malessere o di una situazione che sembra non voler cambiare. Eppure, dico ai miei pazienti, alla fine si troveranno a ringraziare quella stanchezza, perché sarà stata la prima vera spinta al cambiamento. L’essere stanchi indica che una parte di noi, che si adatta, ha esaurito le sue energie. E’ la parte di noi più vera, ma anche la più sacrificata. Il momento della richiesta di aiuto terapeutico non è altro che la prova che quella parte di noi è ancora viva e vuole essere legittimata ad esistere.

Desideriamo un cambiamento per noi stessi, un’evoluzione, un nuovo stato di benessere. La psicoterapia trova la sua ragione proprio in questo desiderio.

Quali sono i motivi che spingono a rivolgersi ad uno psicoterapeuta?

Possono essere pressoché infiniti, proprio perché soggettivi e legati all’unicità della storia di ognuno di noi. Proverò, tuttavia, a descrivere brevemente quali sono i problemi che più di frequente mi sono stati raccontati dai miei pazienti.

ansia

ANSIA

Direi che un posto predominante è occupato dai disturbi d’ansia. L’ansia è forse il malessere meno tollerato e più invalidante da un punto di vista della libertà personale. Si può vivere un’ansia generalizzata, pervasiva, che caratterizza tutte le nostre giornate e le nostre attività. Di solito questo tipo di ansia ci impedisce di godere delle cose piacevoli e ci costringe a rinunciare a ciò che realmente vorremmo per noi stessi. L’ansia può anche essere legata a situazioni particolari, in questo caso ci limita in quelle circostanze e ci obbliga alla rinuncia. Una forma acuta di ansia è rappresentata dagli attacchi di panico, si tratta di crisi d’ansia molto violente, improvvise e che fanno paura. Gli attacchi di panico sono così impattanti da essere spesso confusi con malesseri fisici (nei casi più gravi con un attacco cardiaco). Di solito l’esperienza di un attacco di panico è talmente devastante per la persona da creare un disturbo permanente: la paura che possa riaccadere. È una paura così profonda che condiziona la nostra quotidianità e che spesso può causare comportamenti di dipendenza da altre persone, per la paura di stare soli.

problemi relazionali

PROBLEMI RELAZIONALI

Le relazioni conflittuali possono esistere in diversi contesti: famigliare, di coppia, amicale, lavorativo. I problemi relazioni ci precludono il piacere della condivisione e dello scambio con gli altri. Solitamente sono accompagnati (o provocati) da problemi legati alla comunicazione. Queste situazioni sono fonte di grande sofferenza, poiché coinvolgono sentimenti profondi (es. amore, gelosia, invidia, senso di tradimento, competizione) e condizionano radicalmente il nostro modo di vedere gli altri e noi stessi.

depressione

DISTURBI DELL’UMORE

Quello più frequente è ad esempio la depressione: siamo arrivati a perdere ogni interesse per il nostro quotidiano, fino a vedere tutto nero. L’ umore depresso può essere causato da un evento che ha avuto per noi una valenza traumatica (es. separazione, lutto, incidente, abbandono, violenza) oppure può essersi sviluppato senza una ragione chiara. In questo caso, di solito, la tristezza con la quale affrontiamo la vita è quasi diventata caratteristica della nostra persona, come se facesse ormai parte di noi. Ecco perché dico che la “stanchezza” può arrivare finalmente a salvarci!

disturbi psicosomatici

DISTURBI PSICOSOMATICI

Quella della psicosomatica è, a mio avviso, la problematica che più mette il paziente in difficoltà nella scelta di intraprendere una psicoterapia. I pazienti arrivano dopo essersi sottoposti a svariati (a volte infiniti) controlli medici senza esito positivo e dopo aver tentato numerose terapie farmacologiche o omeopatiche. Molte volte ho sentito queste parole in seduta: “Avrei preferito che fosse un problema fisico, piuttosto che psicologico!” Il miraggio della cura medica, che con un farmaco risolve il nostro problema, appartiene a tutti noi. La consapevolezza che il nostro corpo stia manifestando un disagio emotivo ci costringe a metterci in discussione e a farci delle domande. Di certo questa non è la strada più breve per uscire fuori dal nostro malessere, ma è l’unica percorribile. Quello che il nostro corpo ci sta chiedendo è di ascoltarlo.

disturbi sessuali

DISTURBI SESSUALI

La richiesta di aiuto è rivolta, in questo caso, ad un terapeuta specializzato in Sessuologia (Psicosessuologo). I Disturbi Sessuali possono riguardare il singolo o la coppia e possono essere presenti da sempre, oppure essersi presentati in un secondo momento. Nella mia pratica clinica, ho sempre riscontrato una profonda sofferenza emotiva nei pazienti che riferiscono tali disagi. Credo che il primo vero problema sia confrontarsi con il concetto di “normalità”. La paura di non essere “normali” se si hanno problemi sessuali è comune a tutti. Il secondo problema è quello del sentirsi giudicati. La sessualità riguarda la sfera più intima e decidere di parlarne con un estraneo non è mai facile. Tuttavia parlarne con un professionista, esterno alla nostra quotidianità, ci consente di sentirci più liberi e tutelati.

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